Montesiro
Compagnia instabile di Montesiro
Brugora in festa
luglio - dicembre 2018
gennaio - giugno 2018
maggio - novembre 2016
gennaio - aprile 2016
gennaio - maggio 2015
ott - nov - dic 2014
agosto - settembre 2014
giugno - luglio 2014
marzo - aprile 2014
gennaio - febbraio 2014
novembre - dicembre 2013
settembre - ottobre 2013
luglio - agosto 2013
maggio - giugno 2013
marzo - aprile 2013
gennaio - febbraio 2013
novembre - dicembre 2012
settembre - ottobre 2012
luglio - agosto 2012
maggio - giugno 2012
marzo - aprile 2012
gennaio - febbraio 2012
novembre - dicembre 2011
settembre - ottobre 2011
luglio - agosto 2011
maggio - giugno 2011
Gruppi sportivi partecipanti
Archivio 7 Campanili
La nove colli di Paolo e Laura
Lucrezia ... di corsa
I viaggi di Angelo Villa
Santiago de Compostela
  • Home
  • Chi siamo
  • Cosa dicono di noi
  • Facebook
  • Youtube
  • Codice etico
  • Contatti
La "nove colli" di Cesenatico di Paolo e Laura

Ciao a tutti gli amici del "Ul gir de Munt", sono Paolo e desideravo raccontare la mia esperienza alla partecipazione della granfondo novecolli di Cesenatico che si è tenuta il 20 maggio 2012. molti di voi non la conosceranno, trattandosi di una gara ciclistica, ma per chi pedala è semplicemente la “madre” di tutte le granfondo, visto che ogni anno richiama ben 12000 partecipanti provenienti da ogni parte d'italia e del mondo. giunta alla sua 42° edizione e organizzata dal g.s.Fausto coppi di Cesenatico,
questa manifestazione pur essendo sempre la stessa per i suoi percorsi riesce ogni anno ad emozionare.

Molti iniziano una preparazione specifica sia a livello fisico che psicologico per affrontare al meglio i suoi percorsi da 200 km e 4000 mt di dislivello (percorso lungo) e i 135 km con 1900mt di dislivello (percorso medio) assaporando l’asprezza, la durezza, ma anche la bellezza di questa terra generosa che non è solo mare,
spiagge e sole ma è fatta anche di colline, silenziosi, borghi che si perdono all’interno di questa magnifica romagna, dove praticamente non si rimane mai soli dato che il serpentone colorato fatto di biciclette che si snoda su tutto il percorso fa in modo da rendere meno dura la prova.
Ore quattro del mattino alcuni ciclisti nonostante l'ora già girovagavano per le vie di Cesenatico, con le loro biciclette tirate a lucido per l’occasione, curare anche nel minimo particolare. Dopo aver fatto colazione e aver preparato tutto l’equipaggiamento, procedo in direzione delle griglie di partenza dove giungo verso le ore 5,10. è ancora buio, ma gia le prime file di ogni griglia sono occupate.

Tutti pazientemente aspettiamo le 6,00 ora ufficiale per la partenza, nell'aria frizzante del mattino c'è chi scherza, chi racconta di prestazioni da professionista e chi manifesta un certo nervosismo perché sà, che comunque sarà dura. Personalmente sono tranquillo coscente che primo non arrivo. Il tempo passa e finalmente si apre la griglia: tre due uno... via, si procede subito a 40 km orari sullo stradone che lascia Cesenatico e che apre un panorama dolce e profumato dei campi ricchi di frutta, poco dopo si arriva a Cesena, passando poi per Fratta Terme e Bertinoro tutti compatti in gruppo, cerco di infilarmi in un gruppetto di circa 30 ciclisti che più o meno tengono il mio ritmo, ma ecco che dopo circa mezz’ora si presenta il primo colle: il Polenta con i suoi 9 km di salita che fa subito una prima scrematura del gruppo, qui si impugna il manubrio nella parte centrale a testa bassa e con un rapporto 34x17 superandolo abbastanza bene, poi giù in discesa, con una certa prudenza dato che il sole tarda ad uscire e quindi ad asciugare il manto stradale, quindi un po’ di strappi e poi di nuovo in salita per il secondo colle: Pieve di Rivoschio.

Le gambe sono calde, girano bene, supero un pò di ragazzi ma a sua volta vengo superato da altri, procedo con la mia andatura. "siamo sulle strade di Marco Pantani, sulle colline dove il pirata veniva spesso ad allenarsi" mormora un ragazzo di verona. Il paesaggio è sempre stupendo un pò meno la leggera pioggia. Altra salita di 6 km e poi giù in picchiata verso Mercato Saraceno (dove un ristoro abusivo a base di salamelle e sangiovese, piacevolmente ci accoglie).
La prova più dura ci attende ... il terribile Barbotto, il mostro con le sue pendenze del 18% nell’ultimo km ti costringe a risparmiare le gambe per non arrivare stremato al GMP, uno speaker incita i ciclisti ormai aggrappati al manubrio "non mollate adesso ... forza" ma non è finita… qualcuno mette il piede a terra altri vanno a zig zag, ma quando si è in cima la sensazione di avercela fatta e di aver domato il barbotto è impagabile! adesso le gambe cominciano a essere stanche. i numerosi ristori riforniti di ogni ben di dio sono presi d’assalto ma io non mi fermo, ho scorte idriche e alimentari che mi permettono di continuare senza perdere tempo. Il peggio è passato ma non è ancora finita, si scende verso Borghi una bella discesa dove si toccano i 70km orari, qui i cartelli indicano che mancano 30 km all’arrivo, mi metto in scia ad un ragazzo abruzzese (una locomotiva) che procede ad una andatura elevata che non so se riuscirò a tenere fino all’arrivo, ma grazie al risparmio energetico di cui approfitto standogli dietro tengo il passo.

Il cartello dell'arrivo sembra sempre lontano e gli ultimi km non finiscono mai... ma ecco che il miraggio diventa realtà. La gente assiepata dietro le transenne fa un tifo da giro d’italia, anche se non ti conoscono mi da la forza di tirare la volata sull'abruzzese e dopo che sono passate 4 ore e 45 minuti taglio finalmente il traguardo! ora si che si può mettere il piede a terra e farsi mettere al collo la medaglia di partecipazione. una bellissima esperienza anche quest,anno! poi in un secondo ripenso a tutta la gara e davanti mi passano tutti i momenti vissuti questa mattina. Una parola sola "fantastica romagna mia !!"