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USTICA LUGLIO 2015 di Lucrerzia O.
ISOLA DI USTICA
Sull’aliscafo che mi riporta a Palermo, chiudo gli occhi e ripenso all’Isola di Ustica, un paradiso perduto che so di ritrovare nel cuore. Il colore che predomina è l’azzurro del cielo, che sovrasta il mare con tutte le sue sfumature: dal blu intenso, al turchese, al verde smeraldo. L’isola di Ustica, di origine vulcanica, si mostra bella e selvaggia, lambita dalle acque cristalline del mare, che imprigionano raggi di luce.
Numerosi pesci vivono, in sicura libertà, nell’Area Marina Protetta (istituita nel 1986 e che interessa 16.000 ettari), suddivisa in tre zone A-B-C, rispettivamente Riserva Integrale-Generale-Parziale. Paradiso dei subacquei, l’area marina ospita tartarughe, cernia bruna, tonni, occhiate, ricciole, dentici, murene, stelle marine, ricci, barracuda dalla livrea argentea, gamberi rossi, polpi, aragoste, madreperle. Intere praterie di Posidonia, foreste di Gorgonia (falso corallo nero), spugne, gigli di mare ricoprono i fondali con colori inverosimili. Ustica, piccola isola di circa 8,6 km quadrati di superficie, con un perimetro di 12 km e 1320 abitanti, possiede un tesoro marino e terrestre che salvaguarda con profondo impegno, nel rispetto assoluto dell’ambiente, passaporto per una vita sana e consona ai ritmi e ai cicli naturali.
Tutto sull’isola è in perfetto equilibrio, le sue strade, a misura di calesse, le case bianche che si affacciano su Cala Santa Maria, le passeggiate geologiche, gli itinerari all’interno del parco naturale, tra mare, pini e fichi d’India, oleandri, buganvillee, ibisco in fiore.
L’atmosfera che si respira è magica, un luogo del cuore dove il tempo si può fermare, alimentato da profumi, colori, luci e silenzi del passato. A Ustica abbiamo vissuto un’esperienza di sport e vacanza, un binomio inscindibile, e provato emozioni uniche. Dal 19 al 26 luglio, il 4° Giro podistico a Tappe di Ustica, organizzato nei minimi dettagli da ASD Sport Nuovi Eventi Sicilia-atletica UISP, ha animato l’intera isola, con l’entusiasmo di oltre centoventi runners.
Gigi Tranchina, ci ha accolto al porto e organizzato il trasporto al villaggio turistico.
La sera si degustano piatti della ricca cucina mediterranea che lo chef del ristorante prepara con ingredienti locali (pesce, pinoli, uva passa, nero di seppia, lenticchie, finocchietto… zibibbo), in armonico equilibrio di sapori, con spezie e fantasia. Dopo una notte di riposo, l’habitat intorno a noi assume colori più vibranti, si respira l’aria profumata dai pini e le cicale continuano indisturbate il loro concerto. Lunedi inizia il giro podistico dell’isola. Il professor Ino Gagliardi e il mago del computer Fabio Giordano, responsabile Speedpass, ci consegnano il ricco pacco gara (zainetto con maglia tecnica, cappellino, stuoia e telo mare, gadget vari) e il pettorale da utilizzare per le quattro tappe del giro. Il pomeriggio è di fermento e preparativi per la prima tappa che ci vede tutti schierati in Piazza Umberto I, cuore di Ustica.
Dopo poche parole d’augurio del Sindaco Attilio Licciardi, che corre con noi, alle 18,00 c’è il via della corsa, tra l’entusiasmo di turisti e spettatori. Il percorso cittadino scende per poi risalire, costeggiando il mare blu, verso Punta Omo Morto, dove è previsto il giro di boa e il ristoro. L’arrivo è in Piazza Umberto I, di fianco al bar Centrale, ed è un trionfo per tutti, una sfida conclusa contro il caldo e le salite. Dopo cena, per la rassegna Cinema sotto le stelle, assistiamo alla proiezione del film: La mafia uccide solo d’estate, in ricordo di Paolo Borsellino, ventitré anni dopo la sua tragica scomparsa. Martedì è un giorno di relax al mare.
In paese è d’obbligo gustare una dissetante granita con brioche, tipica golosità siciliana. Mercoledì la seconda tappa del giro parte dall’hotel Punta Spalmatore, dopo le foto di gruppo, alle 18,00 nella vivida luce solare.
Costeggiamo il mare davanti alla Caletta Santoro (con la sua Grotta Segreta, luogo di magico incanto), e Cala Sidoti (i due punti balneabili della zona A della Riserva Marina Protetta) per arrampicarci sul Passo della Madonna, là dove il respiro si libera dell’affanno e diventa leggero, come i passi in discesa, verso il paese. Uno sguardo all’edificio del Comune di Ustica, con le sue bandiere issate e immobili, corriamo gli ultimi metri di fianco alla Chiesa San Ferdinando Re e scendiamo verso l’arrivo, in Piazza Umberto I, tra un pubblico festante e la voce dello speaker Mimmo Piombo, che annuncia entusiasta il nome di ogni podista, arrivato sotto l’arco della Diadora, sponsor dell’evento sportivo. Ritorniamo al villaggio e, poco dopo, al momento della cena, un cielo monsonico si traduce in un temporale estivo, seguito dal trambusto dei camerieri, costretti a muovere i tavoli dalla terrazza e apparecchiare all’interno.
La premiazione di tappa avviene nella sala riunioni e tutti i podisti ricevono una confezione della famosa lenticchia di Ustica. Giovedì è il giorno libero, ideale per godersi il mare con un giro in barca (grazie a Carmela e Giuseppe per aver prenotato), che ci permette di ammirare luoghi d’interesse, anfratti e grotte dell’isola. Si parte dal porto di Cala Santa Maria, ai piedi del paese, che si offre allo sguardo come un pittoresco anfiteatro, protetto dalla Torre di Santa Maria, fatta costruire da Carlo III di Borbone, a difesa dagli assalti dei corsari.
Ci si dirige verso il Villaggio Dei Pescatori, quindi Capo Falconiera, punto panoramico a picco sul mare, e Punta Omo Morto.
Ammiriamo i Faraglioni e arriviamo a Cala Della Madonna, su cui si erge, bianca e isolata, la chiesetta del Passo della Madonna, raggiungibile dopo la lunga salita, circa due chilometri, inserita nella seconda tappa di corsa.
Qui ci fermiamo per esplorare gli anfratti della grotta, immergendoci in un’acqua limpida come uno specchio.
Il venerdì pomeriggio, la terza tappa del giro prende il via dal centro paese, in Piazza Umberto I, dove è allestita una postazione di ripresa televisiva, per permettere di seguire la corsa su Streaming.
Anche oggi il caldo non accenna a diminuire, ma ormai ci siamo abituati. Alle 18.00 il via della terza tappa è annunciato dal fischio del professor Gagliardi. Il percorso cittadino, di tre giri, molto dinamico, ci vede impegnati in una breve discesa, un falsopiano in direzione Mezzaluna, poi ancora discesa verso il porto e risalita della piazza principale, passaggio sotto l’arco Diadora, ancora salita di fianco alla chiesa e su fin dopo il Municipio. Al giro di boa scendiamo verso piazza Umberto I.
Questa tappa si è rivelata una delle più faticose, articolata su saliscendi e falsipiani.
Il percorso, per i primi chilometri, si snoda nella parte interna dell’isola, verso Piano dei Cardoni, Ustica paese, Tramontana, salita al Passo della Madonna per poi riprendere fiato, in discesa, lungo il mare, con i suoi indimenticabili colori. Gli ultimi tre chilometri sono molto impegnativi, verso la Torre dello Spalmatore, il faro e il giro interno, fino all’entrata principale del villaggio e lo sprint finale all’arrivo, dove caldo, fatica e sudore lasciano posto solo alla soddisfazione di esserci. Tutti insieme abbiamo terminato il 4° giro podistico dell’isola di Ustica, condiviso fatiche, impressioni ed emozioni. La premiazione, con l’assegnazione del Trofeo Area Marina Protetta, in una cornice da Oscar sotto le stelle, è seguita dal brindisi finale, gentilmente offerto dalla signora Anna Russolillo, che gestisce il villaggio, con una particolare attenzione a tutti gli ospiti della struttura.
http://www.usticatour.com/eventi/podistica-2015/ Questo è il link per visionare il primo video della 4° edizione Sito WEB: www.biorace.it - www.siciliarunning.it - www.usticatour.com Le foto delle tappe sono di: Le altre foto inserite sono state scattate dalla sottoscritta. Lucrezia Olivieri A.S.D. Marciacaratesi
TMB TRIUGGIO GIUGNO 2015 di Lucrezia O.
Domenica 21 giugno 2015 Percorso da 7-14-21 km Corbo Graziella e Sala Giuseppe, con la preziosa collaborazione della TRIUGGIO MARCHING BAND, hanno organizzato la quarta edizione di questa manifestazione ludico motoria, scaturita dalla coinvolgente passione per la corsa. Visitate il sito www.triuggiomb.it Il Parco Lambro, costituito nel 1983, che si estende dal lago di Alserio e di Pusiano, a nord, fino al Parco di Monza, a sud, accoglie Triuggio con le sue vallate, torrentelli e rogge che sfociano nel fiume Lambro.
Il ritrovo, in via Kennedy, offre ampi parcheggi. Il piazzale delle scuole medie, già prima delle sette, brulica di runners, in fila ordinata, per iscriversi alla corsa. In molti usufruiscono del servizio deposito borse, non sempre disponibile nelle corse Fiasp. Alle 7,30 una scia colorata si allontana dalla partenza per immergersi nel silenzio del verde, dove il linguaggio della corsa si mescola con quello della natura. I tre percorsi 7-14-21 km si snodano, per il 90%, all’interno del territorio, comune di Triuggio e delle sue località Canonica Lambro, Rancate, Tregasio, Cascina Montemerlo, lungo sentieri e campi coltivati a monocolture di cereali (mais, frumento, orzo).
Si corre anche nel bosco del Chignolo, esteso 12 ettari, a forma di cuneo, ricco di pini strobi impiantati per la produzione della cellulosa.
Il bosco del Chignolo è stato classificato come area di interesse comunitario (SIC) ed è dotato di 12 tabelloni ispirati alla leggenda di BARD, cavaliere di Chignolo.
Dopo la verde frescura del bosco, lo sguardo indugia sui campi di grano dorato, quasi senza confini, come un mare giallo oro, sotto un cielo sfumato d’azzurro. Quiete e serenità! Campi estesi di grano, mossi da sentieri che vorrei non finissero mai, mi trasmettono emozioni e stati d’animo che mi riportano indietro, alle corse da bambina, quando ci si perdeva in campi infiniti, dove il tempo si fermava, quasi a voler accrescere quella leggerezza infantile.
I nostri passi di corsa disegnano i campi coltivati e la mente ammira forme e colori di morbidezza.
“E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano?” In questo paesaggio bucolico, il mondo che ha fretta è lontano, sconosciuto nello scenario agreste.
“Non ti nascondo che amo la campagna perché ci sono cresciuto, delle ondate di ricordi di altri tempi, delle aspirazioni di questo infinito di cui il seminatore e il covone sono i simboli, mi incantano ancora come una volta”. Così Van Gogh scriveva a Bernard da Arles, nel giugno 1888. Ben tre cascine (BREGATTONE, CASCINA VARIANA, FATTORIA NEL VERDE-AZIENDA AGRICOLA FRATELLI RIBOLDI) ci hanno accolto così tanto sudati e accaldati, per un rinfrescante e ricco ristoro.
La vita di cascina, scandita dalla luce del sole e dal buio della notte, accende la mia curiosità, recupero ricordi smarriti, sfocati, rimasti per sempre nel cuore. Da piccola, in estate, alla tenue luce dell’aurora, con la mia famiglia, camminavo sulle Murge, per diversi chilometri, prima di arrivare alla masseria Fariello, dove si poteva bere il latte appena munto, le uova freschissime e assaggiare la ricotta ancora tiepida, nel siero di lavorazione. Il verde curato e ordinato di Triuggio e dintorni è anche opera dell’ associazione no profit AMICI DELLA NATURA, costituita agli inizi degli anni 90, con l’obiettivo di promuovere il rispetto e la difesa dell’ambiente.
Nei primi 9 km di corsa sono stati allestiti ben tre ristori, una particolare attenzione degli organizzatori, data l’alta temperatura della giornata estiva. Durante il percorso, che definirei abbastanza dinamico, con salite, attraversamenti di rogge e tratti sassosi, di origine glaciale, s’incontrano cavalli al trotto, testimonianza di maneggi sul territorio. I tre percorsi, che si diramano per poi ricongiungersi in prossimità dell’arrivo, sono meticolosamente segnalati, senza alcuna possibilità di sbagliare strada. All’arrivo ci attendono il ristoro finale, una doccia rinfrescante e il premio, intelligentemente scelto dagli organizzatori: una maglia tecnica, di tessuto traspirante.
I partecipanti sono stati 1000, un grande numero destinato a crescere nella prossima edizione. Lucrezia Olivieri |