CORTINA DOBBIACO di Luca Geretto
In preparazione alla prossima MoRe 2014 (Monza-Resegone) ho deciso quest’anno di correre la Cortina Dobbiaco.
Me ne avevano parlato entusiasti alcuni amici, ma vi posso garantire che è stata una piacevolissima sorpresa.
La corsa si svolge lungo il percorso dell’ex-ferrovia che collegava le due località: Cortina d’Ampezzo, la cosidetta “Regina delle Dolimiti”, e Dobbiaco, “La porta sulle Dolomiti”.
Un tracciato bellissimo, quasi tutto sterrato che ti offre anche una bella vista sulle Tre Cime di Lavaredo.
Mi hanno assegnato il pettorale giallo (primo gruppo), quindi la partenza è prevista per le ore 09.30.
Già da Sabato, durante il rituale del ritiro pettorali, avevo avuto la sensazione di una gara ben organizzata e la conferma arriva la Domenica mattina: personale ed organizzazione impeccabili.
Non ho pretese di tempo, l’obiettivo è quello di fare un lungo in tranquillità in preparazione alla MoRe.
Non conosco le difficoltà del percorso; la mappa e l’altimetria mi dicono che la prima parte è in salita, mentre la seconda parte è una lunga discesa.
La navetta dell’Hotel mi accompagna in centro Cortina alle 09:15, solo 15 min prima della partenza. Il colpo d’occhio è sorprendente: quasi 5.000 atleti già pronti a partire, riconosco Valeria Straneo tra i Top Runners che si scaldano nelle prime file.
Il rumore di un drone sopra le nostre teste riprende la partenza e ci accompagnerà per tutta la gara.
L’adrenalina comincia a farsi sentire e finalmente la gara ha inizio.
Mi prefiggo di tenere un ritmo di 5:15 min/km durante i primi 15 km in salita e di osare, eventualmente, nella seconda parte del percorso in discesa.
Nonostante l’alto numero di partecipanti la corsa si svolge in modo fluido e i posti di ristoro ben posizionati e organizzati permettono di mantenere un ritmo costante.
La varietà del percorso e la bellezza dell’ambiente circostante mi hanno portato a concludere la prima parte della gara senza accorgermi e quindi decido di affrontare gli ultimi 15 km ad un ritmo molto più sostenuto. Cerco di tenere un ritmo di 4:30 min/km. Tutto fila liscio e senza problemi (il tempo è stato clemente!) e si arriva a Dobbiaco, costeggiandone il lago, in un clima festoso.
Il mio tempo finale è 2:25:10.
Sono felice, un ottimo allenamento per la prossima MoRe e una gara che sicuramente inserirò nel mio calendario anche il prossimo anno.
La Cortina-Dobbiaco è una gara accessibile, non particolarmente impegnativa, ma sicuramente di grande fascino.
Amici del Ul Gir de Munt, se il prossimo 31 Maggio 2015 avrete un minimo di preparazione, beh non fatevela scappare.




MARATONA DI RIMINI di Danilo e Alessandro B.
Rimini Il 27/04/2014 si svolgeva la prima Maratona di Rimini i fratelli Borgonovo si preparavano al debutto alla loro prima Maratona.
Ci eravamo iscritti fin da Dicembre sembrava che quel 27 Aprile non dovesse mai arrivare, invece eccoci qua sulla linea di partenza supportati dal tifo di mia moglie Lucia e mio figlio Davide .
Pronti via i primi km si snodano per le vie di Rimini fino a mandarci sul lungo mare.....Da Rimini fino a Igea Marina circa 12km.
Rimango attaccato ai pacer delle 3h e30 passo la mezza a 1h e 44,e tutto sommato tengo ancora ma la strada e' ancora lunga...
Attorno al 28/29 km comincio a staccarmi dai pacer il passo si fa piu' lento..Al ristoro dei 30 mi prendo una pausa e cammino per quache minuto cosi come quello dei 35 .. I km sembrano non passare piu' ormai ne vivo uno alla volta.
Al km38 mi prende mio fratello io sentivo arrivarmi i crampi ,siamo stati assieme fino al km 40 quando mi sono dovuto fermare per un crampo,vedevo mio fratello allontanarsi e io non riuscivo piu' a correre,ce lo messa tutta e sono riuscito ad arrivare al traguardo sotto l'Arco Augusto dove ho corso gli ultimi 100 metri con mio figlio ,tra due ali folla.

E' stata una esperienza molto dura ma ora posso dirlo che I fratelli Borgonovo sono maratoneti!!!
Per la cronaca io (DANILO 3ORE 51MIN) mio fratello(ALESSANDRO 3ORE 49MIN).....
TRITTICO DELLE TARTARUGHE
Quando sento che in calendario si avvicina la data del Trittico delle tartarughe … mi prometto sempre di partecipare a questa corsa che rappresenta una parte della storia del podismo bergamasco.
La partenza della manifestazione è nei pressi del piazzale della Malpensata , posizionato vicino alla stazione ferroviaria della città di Bergamo.
Quando partiamo alla mattina, ci sono solo i podisti che movimentano la
città e mentre ci inerpichiamo
verso la parte alta della città, lasciamo i palazzi e gli edifici della via principale per avvicinarci alle mura della città alta
Qui si comincia a fare fatica, ma siamo sempre accompagnati da un bel paesaggio e dal profumo delle viuzze che ci distraggono e allietano anche i nostri sensi.
I profumi dei fiori coltivati nelle ville patrizie,
e i profumi dei negozi che cominciamo a sfornare il pane e le brioches, mi distraggono e a volte mi fermo per godermi il paesaggio

e così tiro il fiato … oggi me ne servirà un bel po’….
Molti anni fa la corsa si snodava persino fin sui colli attorno alla città (come si vedono in lontananza in questa foto) e i
chilometraggi arrivavano ad essere anche di 50 km, mentre oggi la corsa ha dovuto ridimensionarsi su chilometraggi più “umani” ma sempre faticosi.
Si arriva quindi a poter fare sino a 31 km e all’arrivo si vede in faccia chi li ha fatti..
Una cosa che ho notato rispetto alle nostre manifestazioni è qui non si lamenta nessuno se non ci sono tante indicazioni sul percorso o se mancano agli incroci le “ bandierine”…

Qui le corse sono molto più “spartane” anche perché i bergamaschi sono effettivamente molto più pratici rispetto a noi, e allora al ristoro finale non troverete manicaretti prelibati,
ma senz’altro una cordialità inebriante che da’ un tocco ancora più piacevole a questa domenica vissuta sui colli di Bergamo.
Montesiro di Besana Brianza 23 Marzo 2014
6 APRILE 2014 – MARATONA DI PARIGI di Ermano Spinelli
L’idea di partecipare alla maratona di Parigi mi è venuta subito dopo la maratona di Milano dello scorso anno.
Dal momento che si svolgono nello stesso giorno ho pensato che si poteva cambiare con qualcosa di più internazionale e magari, perché no, fare anche dei raffronti.
La cosa che mi ha colpito è stata la quantità di mails che mi hanno mandato dal momento dell’iscrizione – on line - , almeno una alla settimana i primi tempi, una al giorno le ultime due settimane.
Il bello è che si trattava di informazioni utili.
Consigli sul tipo di allenamento per questa maratona, il tipo di alimentazione modificato man mano che ci si avvicinava alla scadenza, cosa travavamo alla fiera dello sport, in concomitanza con la maratona, che era poi il luogo di consegna del pettorale, il consiglio del riposo totale a partire da 2 settimane prima della gara e soprattutto la dicitura OBBLIGATORIA che doveva essere riportata sul certificato medico, pena l’esclusione, ripetuta all’infinito.
Una curiosità, la cena dello sportivo, nel padiglione fieristico, il sabato prima della maratona, costo 5 €. Ora di cena le 18,00.
Ne ho prenotate 4, sono andato con tutta la famiglia, ed ero curioso di vedere come i parigini avrebbero sfamato decine di migliaia di persone dal momento che ogni partecipante poteva portare con se al massimo 4 accompagnatori – come da regolamento!
Siamo partiti il venerdì prima in aereo e nei 3 giorni siamo stati ottimamente ospitati dai nostri amici parigini Dora e Giles ai quali va il nostro ringraziamento per il prezioso aiuto. 
Sabato mattina sveglia presto per andare al padiglione fieristico per il ritiro del pettorale, tutto OK, e per una visita agli stands, nulla da segnalare, se non lopportunità di provare a guidare nel traffico parigino una vettura elettrica, la LEAF della NISSAN, dopo che ci sono state fornite molte e preziose informazioni tecniche.
Che figata ragazzi, mi sa che la prossima auto che compro è proprio una elettrica.
Nel pomeriggio giretto turistico per Parigi e poi la cena dello sportivo.
Mi aspettavo un casino bestiale e invece eravamo appena poche decine di persone per una delle peggiori cene della mia vita.
Da dimenticare e da sconsigliare.
Al mattino dopo sveglia presto, esco da solo, l’appuntamento è fissato per le 13,00 all’ARC DES TRIOMPHES con il resto della famiglia.

Nonostante le 50.000 persone partecipanti il raduno per la partenza, dagli CHAMPS ELISEE, si è svolto nel massimo ordine e in modo molto chiaro, ben segnalati i settori suddivisi per fasce di percorrenza stimata.
Dopo il saluto del neo sindaco di Parigi, la spagnola Anne Hidalgo, partenza scaglionata, i primo partono alle 8,45 tra cui il vincitore Bekele, io parto 40 minuti dopo.
Al 13° km i primi scoppiati, due sudafricani, la cosa più bella ai punti ristoro: per chi vuole una canna dell’acqua a getto continuo con effetto pioggia per rinfrescarsi dalla calura parigina, io non ne ho persa una.
Decine le band musicali con ritmi adeguati all’iniziativa, il meglio in un lungo sottopasso ai bordi della Senna: spenta l’illuminazione stradale, non vedevi dove mettevi i piedi, è stata creata un’atmosfera da discoteca, luci psichedeliche di tutti i colori e una musica che vi potete immaginare, bello!
Al 30° km altra sorpresa: dopo il solito lungo ristoro noto una lunga fila di sedie con delle persone sedute sopra.
Era evidente che centravano qualcosa con la maratona, e il punto ristoro, ma non capivo cosa fossero, quando ho visto qualcuno che si faceva massaggiare le gambe ho capito, era l’infermeria, mi volto dove le sedie avevano inizio e noto subito la lunga coda.

Capisco subito che i guai stanno per iniziare.
Di li a poco cominciano i primi sintomi dei crampi, all’inizio facili da superare, ma man mano che ci si avvicina alla fine diventano più fastiodiosi e difficili da risolvere, ultima pausa tecnica a 700 mt. dall’arrivo.
Appena superata la linea del traguardo mi si precipita contro un uomo chiedendomi se andava tutto bene e se avevo bisogno di aiuto – chissà che brutta faccia avevo – lo trnquillizzo subito dicendo che è tutto a posto, dopo tutto ho fatto solo 42 km! 
Mia moglie mi dirà, girovagando per l’arrivo mentre mi aspettava, di aver visto un uomo all’arrivo di colore blu, appena ha superata la linea del traguardo gli sono saltati addosso in 4, l’hanno impacchettato e portato via.
Il paragone con la Milano di un anno prima è impietoso, di fronte alla “grandeur” francese, la piccola Milano può fare una cosa soltanto, chiudere!
Buon tutto - Ermano
La MONZA MONTEVECCHIA dei fratelli Borgonovo
 Per chi non e' pratico e' una corsa di 33km che si svolge a coppia da Monza a Montevecchia il percorso si snoda dal parco di Monza a Biassono passando per i guadi di Canonica-Brugora arriavando fino a a Casatenovo, proseguendo per Logoredo arrivando a Lomagna dove parte il GPM della montagna (dove abbiamo apprezzato il tifo dei fratelli Fumagalli) che porta fino in cima a Montevecchia, per poi riscendere all'arrivo. Abbiamo affrontato la corsa col solito spirito senza nessuna pretesa ma la realta ci ha fatto capire che non si trattava di una passeggiata ....Gia' dai primi km il caldo ci ha condizionato tantissimo e devo dire che gia' dopo 18 -19 km accusavo la fatica.....supportati dal tifo di mia moglie e mio figlio e di uno straordinario "Fuma"che ha pensato bene di seguirci in bici...siamo riusciti ad arrivare al traguardo.
E' stata la corsa piu' faticosa che abbia mai affrontato(peggio della maratona)..pero' penso che tutto faccia esperienza quindi anche questo trail servira' per delle prossime corse!!!!!
PODISTI DEL GRUPPO AD OLGINATE

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